25 Ottobre 2024
Molti mobili tradizionali rilasciano composti organici volatili (COV) che possono essere dannosi per la salute. Scegliere mobili realizzati con materiali ecologici, come il legno certificato FSC, vernici atossiche e tessuti naturali, può ridurre significativamente la presenza di sostanze inquinanti nell'aria. L'uso di colle a basso impatto ambientale e finiture a base d'acqua contribuisce ulteriormente a creare un ambiente più pulito.

Le piante sono alleate naturali nella lotta contro l'inquinamento indoor. Alcune specie, come il Ficus, il Pothos e la Sansevieria, sono particolarmente efficaci nel filtrare l'aria e assorbire le sostanze tossiche come formaldeide e benzene. Integrare mobili che facilitino l'inserimento di piante, come mensole e divisori verdi, contribuisce a migliorare l'estetica e la qualità dell'aria.

L'arredamento intelligente può anche integrare tecnologie di purificazione dell'aria. Esistono mobili che incorporano purificatori d'aria silenziosi o ventilatori che migliorano la circolazione dell'aria. Alcuni sistemi smart possono monitorare la qualità dell'aria in tempo reale, regolando automaticamente la purificazione in base alle condizioni dell'ambiente.

Oltre al comfort e all’estetica, progettare case intelligenti e sostenibili è fondamentale per garantire il benessere a lungo termine. Investire in arredamento che riduca l'inquinamento indoor rappresenta una scelta consapevole per migliorare la salute e la qualità della vita.

Interior Designer dal 1985
CEO & Founder, Italian Design in the World
Il mondo dei materiali sta vivendo una delle sue trasformazioni più interessanti. Oggi il progresso non si misura più solo nella resistenza o nella durata, ma nella capacità di un materiale di essere tecnico ma leggero, performante ma discreto, sottile ma scultoreo. Le superfici ultra-sottili e i rivestimenti avanzati stanno ridisegnando il ruolo della materia negli interni contemporanei.
Per decenni l’interior design ha celebrato la linea retta, la pulizia assoluta, la geometria razionale. Poi il mondo è cambiato, e con esso le case: più intime, più lente, più introspettive. In questo passaggio, l’attenzione si è spostata verso forme più morbide, accoglienti, emotive. Il 2025 consolida una trasformazione già in atto: curve, archi e volumi pieni tornano a definire il modo in cui abitiamo.
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