29 Aprile 2022
L’inizio di un nuovo percorso, nuova casa, nuove abitudini, nuove disposizioni, lo spostamento dalla nostra casa ad una nuova è un’esperienza emozionante, ma quello che sta nel mezzo un po’ meno. La parola “traslocare” mette ansia a chiunque, si perché il disagio della perdita dei nostri punti di riferimento è destabilizzante non solo per gli adulti ma anche per i bambini. Ma cosa rende tutto ciò un’avventura così infernale?

Il totale caos
Sicuramente un ambiente disordinato mette alla prova qualsiasi persona, specie se si ha a che fare con maniaci dell’ordine, in questo caso la soluzione più efficace è quella di cercare di lasciare meno cose possibili fuori posto, prova a partire con gli oggetti più piccoli e che si potrebbero perdere facilmente. Riponi negli scatoloni tutto quello che rimuovi dalla sua postazione originale: spostamenti, appoggi momentanei su un mobile o sull’altro non faranno altro che creare ancora più casino. In questo caso la regola è “se non lo devi ancora imballare, lascialo lì dov’è per il momento”.

La fretta e i tempi ristretti
Magari perché il trasferimento è improvviso, ma siamo sinceri, nella maggior parte dei casi si tratta di procrastinazione. Si perché anziché iniziare a mettere via poco per volta nei giorni prima dello spostamento si finisce sempre per fare tutto l’ultimo weekend ed è il finale della maggior parte delle storie legate al trasloco. Comincia ad ordinare tutto per tempo, pensaci, in casa hai un sacco di cose che sono lì da anni, magari quasi o totalmente inutilizzate: puoi ritirarle subito, se non le hai usate fino ad adesso non ti serviranno sicuramente durante il tempo di attesa della nuova sistemazione.

La sottovalutazione dell’impresa
Certo, tutti possono traslocare, ma non è di certo un gioco da ragazzi, soprattutto perché vedere tutti gli oggetti disposti in ordine per la casa non danno l’idea del volume reale quando poi vanno raggruppati insieme per lo spostamento, tanto meno viene tenuto conto di quanti incidenti di percorso possono intralciare la tabella di marcia (magari un mobile che pensavi di smontare in 10 minuti ti impiega un’ora).

Inscatolare è un’arte
Scherzi a parte, in tutto questo non vogliamo tenere conto anche della fragilità delle cose? Non possiamo di certo buttare dentro agli scatoloni tutti gli elementi, specie quelli fragili perché interamente o parzialmente in vetro, sperando arrivino sani e salvi a destinazione. Tutto va disposto in maniera ordinata cercando di incastrare tutti i pezzi tra di loro e lasciando il minor spazio possibile per assicurare la ‘quasi’ assenza di vibrazioni e urti tra un oggetto e l’altro. Il consiglio è quello di avvolgere ogni cosa con del pluriball o, in assenza di esso, con i classici fogli di giornale.

Fatti aiutare
In questi casi chiedere una mano ad amici e parenti potrebbe essere quasi necessario, certo puoi farlo in autonomia, ma braccia in più non fanno mai male, accelerano i tempi e alleviano il peso del trasloco, oltre al peso degli scatoloni.

Interior Designer dal 1985
CEO & Founder, Italian Design in the World
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