04 Febbraio 2022
In inverno tendiamo a vivere maggiormente al chiuso e, per tenere gli ambienti caldi, si tende ad evitare il più possibile di aprire le finestre o lasciare porte aperte.
Mantenere una temperatura mite e costante è essenziale, ma non quando ne risente l’aria che ci circonda: da un ambiente sano derivano migliori condizioni psicofisiche.
Studi scientifici dimostrano che arieggiare una stanza più volte al giorno (si, anche, e soprattutto in inverno) favorisce più alte prestazioni mentali e incrementa la capacità di concentrazione, essenziale soprattutto per chi studia o lavora da casa.
Ma non solo: un buon ricambio d’aria previene la diffusione di influenze e malattie alle vie respiratorie, oltre a limitare la formazione di muffe e batteri, responsabili di asma e allergie.
Chiarita l’importanza del cambio dell’aria per la nostra salute, ci concentreremo ora su un altro aspetto, non meno importante, che è la formazione della condensa. Quest’ultima, oltre ad influire negativamente sull’aspetto igienico e quindi sul benessere degli abitanti della casa, è la principale responsabile del deterioramento degli infissi e della contaminazione dei muri causando la formazione di muffe.
Premettiamo che a prescindere dalla tipologia e dalla qualità dell’infisso, la condensa è un fenomeno naturale inevitabile che si verifica quando l’aria calda viene a contatto con una superficie fredda e liscia e, raffreddandosi, deposita l’umidità presente in essa su specchi, piastrelle, finestre e oblò.
In passato le case non erano ermetiche come ora, non si adottavano le moderne soluzioni per mantenere al loro interno tutto il calore ma, al contrario l’assenza di isolamento, gli spifferi provenienti da finestre, porte e tegole garantivano un ricircolo naturale dell’aria ed era meno frequente la formazione della condensa.
Al contrario oggi per mantenere una temperatura costante ed evitare di sprecare il riscaldamento (decisamente poco economico nei tempi odierni) si tende a ‘sigillare’ la casa, impedendo all’aria secca di entrare e a quella umida di uscire. Questo causa la formazione della condensa, problema arginabile attraverso un riscaldamento e una ventilazione adeguati.
L’elevata umidità e la differenza di temperatura tra interno ed esterno favoriscono la formazione di condensa soprattutto sulle finestre installate sul tetto. Nel caso in cui l’abitazione sia in mansarda o in un sottotetto il problema è leggermente amplificato: gli abbaini sono quelli maggiormente esposti agli sbalzi di temperature e sono quindi le prime superfici su cui si deposita l’umidità dell’aria.
La soluzione a tutto ciò rimane la corretta ventilazione degli ambienti. Ogni ambiente ha le sue esigenze, ad esempio in camera da letto si deposita maggior CO2 durante la notte quindi è bene lasciare circolare l’aria (magari con la porta chiusa) per maggior tempo, mentre nelle altre stanze è consigliabile ventilare più volte al giorno o quando vediamo che inizia a formarsi la condensa sulle finestre.
Aprire completamente la finestra per poi richiuderla qualche minuto dopo garantisce un ricambio più veloce senza abbassare drasticamente la temperatura interna rispetto al semplice spiraglio tra un’anta appoggiata all’altra per far circolare l’aria ma senza fare entrare l’aria fredda, metodo decisamente meno efficace e che lascia l’ambiente più freddo nel tempo.
Ovviamente dopo attività culinarie e dopo la doccia è d’obbligo aprire le finestre di cucina e bagno per evitare che il vapore si depositi e lasci l’aria più umida.
È buona abitudine inoltre arieggiare tutta la casa prima dello spegnimento notturno del riscaldamento. Questo perché quando l’ambiente si raffredderà l’aria non avrà una concentrazione elevata di umidità.
In linea generale vi consigliamo sempre di tenere la temperatura degli ambienti più costante possibile. Il clima ideale prevede una temperatura costante di 21C° e un’umidità pari al 40-50% (un ambiente troppo secco è dannoso, al contrario, per altri fattori, come la corretta idratazione delle vie respiratorie).
Interior Designer dal 1985
CEO & Founder, Italian Design in the World
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